Penso che possa essere correlato al nostro processo di apprendimento del movimento.
Quando eravamo bambini, attraverso le nostre prime esperienze di movimento, la prima volta che abbiamo trovato il modo di svolgere un compito specifico abbiamo avuto un'impronta nel nostro sistema nervoso e ogni volta che vogliamo svolgere lo stesso compito, il nostro corpo ripete questo schema pre-memorizzato.
Questo è un processo inconscio che in inglese viene chiamato "movement pattern" e possiamo tradurlo come abitudine di movimento.

Se volessimo trovare un paragone informatico con la programmazione, è come scrivere una funzione che somma due numeri. La prima volta scriverla ci richiede uno sforzo, poi ogni volta che ne abbiamo bisogno dobbiamo solo chiamare sum(a, b) senza preoccuparci di ciò che accade al suo interno.
I "movement pattern", ci consentono di costruire azioni sempre più complesse e di agire a un livello più elevato di capacità e astrazione.
Una volta che abbiamo imparato a muovere un dito e la relazione tra il dito e l'intera mano e il danno, possiamo quindi sviluppare l'azione afferrare un oggetto.

E' molto più complicato cambiare una abitudine di movimento di quello che possiamo pensare. Questo perchè prima di poterla cambiare dobbiamo affinare i nostri sensi, esperire e ripetere un nuovo movimento con il minimo sforzo possibile. Solo dopo numerose ripetizioni il nostro corpo può riconoscere una strada più funzionale della precedente.

Un abitudine di movimento può essere paragonata ad un sentiero in un campo in erba, la prima volta che calpestiamo l'erba in cui non vi è alcun percorso lasciamo un piccolo segno nell'erba schiacciata, quindi se continuiamo ad attraversarlo ogni giorno nello stesso modo il sentiero inizia a emergere e diventa più facile passare il campo attraverso questo percorso. Soprattutto quando piove perché sul suo tracciato l'erba non cresce più e quindi non ci bagniamo.

Ilan Lev dice che non possiamo riportare il corpo a un precedente stato di funzionalità quando trattiamo un trauma.
La nostra organizzazione corporea è un processo continuo che non può essere invertito per tornare a uno stato precedente. Ma possiamo portare alcune nuove esperienze attraverso diverse provocazioni per consentire al corpo di trovare un nuovo ordine funzionale. Questo è ciò che facciamo durante i tratamenti Ilan Lev.

Il nostro corpo ha una storia di movimenti fatta da esperienze e non possiamo cancellare nulla da questa storia.
Ma possiamo aggiungere una nuova pagina, una nuova esperienza che può creare una nuova influenza che consente un nuovo ordine di reazioni nella nostra vita quotidiana.